25-09-2022

Storia


Premessa Gen. Div. CC. RR. Filippo Caruso

Premessa
Premessa Gen. Div.  CC. RR. Filippo Caruso

PREMESSA

Traggo le note che seguono dai miei appunti sulle vicende dell’Arma nella RESISTENZA e nella RICOSTRUZIONE, vicende di cui fui protagonista dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 e, la proclamazione della repubblica – giugno 46, al maggio 1948 dopo cioè l’assestamento politico conseguente le elezioni 18 aprile 1948 per la prima legislatura repubblicana.

Nel settembre 1943 in Roma e nel Lazio ebbi l’alta ventura di organizzare il fronte clandestino di resistenza dei Carabinieri nelle cui file militarono ben 6.000 uomini, tra ufficiali e sottoufficiali e carabinieri.

Liberata la capitale dai nazi-fascisti, gli stessi uomini mi seguirono fermamente nella ricostruzione della 2^ Divisione Podgora di cui mi si volle dare il comando.

Attorno a questa Unità si ricomposero e si saldarono organicamente tutti i reparti dell’Arma soppressi dopo l’8 settembre ed i militari di ogni grado, che se ne erano allontanati per sottrarsi alla cattura da parte del nemico accorsero volontariamente nelle zone sgombrate dai nazi –fascisti in ritirata sotto la pressione delle truppe alleate, con le quali operavano anche formazioni dell’Arma già distintesi nella lotta partigiana.

Queste mie note dovrebbero servire a dare uno sguardo d’insieme al comportamento dei Carabinieri nel periodo in esame, comportamento che ho voluto anche evidenziare, riportando le motivazioni delle ricompense di ogni singolo, nella lotta al tedesco dall’8 settembre 1943 al 25 luglio 1945, nel secondo ciclo cioè del conflitto mondiale 40 – 45. 

L’idea di sviluppare e di rendere noti questi miei appunti, sorse in me allorquando, con decreto Presidenziale del 18 dicembre 1952, fo concessa la Medaglia d’Argento al V.M. alla Bandiera dell’Arma per il valore dimostrato dai Carabinieri, operanti in Jugoslavia, con la Divisione “Garibaldi”.

Fu proprio questa ricompensa al Valore Militare alla nostra Bandiera a suggerirmi di ricercare e riunire in un fascicolo le ricompense individuali concesse per il periodo 8 settembre 1943 – 15 aprile 1945 i caduti e i viventi carabinieri di ogni grado, che combatterono sia con le Formazioni Clandestine  nella lotta di Resistenza , sia con le Sezioni Mobilitate nei Gruppi di combattimento del nostro Esercito, per offrire un quadro sommario del loro operato e, dalle valorose azioni di ogni singolo, poter assurgere all’apprezzamento della complessa ed eroica azione collettiva dell’Arma contro l’occupazione nazista.

Nel settembre 43 il fermento della reazione fu spontaneo: si costituirono gruppi e si associavano individui di opinioni e idee diverse, ma tutti concordi a combattere il tedesco ei favoreggiatori nostrani. Nacque cosi il Fronte della Resistenza, di cui i Carabinieri furono fra i primi a costituirne il tessuto connettivo.

Essi Carabinieri, d’altronde, per quell’innato senso d’orientamento in loro peculiare, allorquando i primi reparti germanici varcarono i confini della Patria, sentirono nel loro intimo che non erano sinceri nostri alleati.

Difatti, le segnalazioni dei comandanti delle stazioni carabinieri ai comandi superiori sugli acquisti quasi totali e la loro rapida spedizione in Germania delle merci contenute nei negozi di: - oreficeria, calzature e, soprattutto, di alimentari, fatti da parte dell’organizzazione Todd al seguito dei tedeschi, stanno validamente a dimostrare come l’Arma ritenesse tutto ciò non solo anormale, - ma nocivo ai nostri interessi. Ecco perché i Carabinieri li fronteggiarono e li combatterono animatamente ovunque con tenace, costante accanimento.

Man mano poi il territorio veniva liberato dalla guerriglia passavano al nomale servizio d’istituto e davano validissimo apporto alla ricostruzione del Paese, continuando ad assolvere alla loro missione istituzionale distaccati dagli – eventi che portarono al referendum, durante il quale, ligi alla legittimità costituzionale, assicurarono la libertà di voto che portò alla proclamazione della Repubblica, ed in regime repubblicano tutelarono il libero svolgimento della propaganda elettorale di ogni partito nelle prima elezione politiche dell’8 aprile 1949.

Dall’insieme degli episodi che man mano vengono accennati, si deduce senz’altro che tutta l’Arma, sin dal primo istante, rimase mobilitata nello spirito per la lotta contro il Tedesco.

Tale lotta ebbe aspetti diversi da luogo a luogo e da momenti a momenti a seconda delle esigenze contingenti. Dapprima combattimenti in campo aperto, quindi lotta clandestina che talvolta si esprimeva con apparente collaborazionismo, che meglio serviva alle esigenze della che i tedeschi si decisero alfine di farla finita ovunque ella clandestinità, la prova manifesta è che i tedeschi si decisero alfine di farla finita ovunque con i carabinieri loro irriducibili nemici, deportandoli in massa il 4 - 5 - agosto in Germania.

Ormai troppo tardi, perché la stragrande maggioranza dei militari dell’Arma era a combatterli con accanita tenacia, sia isolatamente, e sia associati in piccoli ed in grossi nuclei di guerriglia.

Generale di Divisione CC. RR.  Filippo Caruso

 

 

 


Trascritto Edoardo Zucca


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